Roma, 24 mag. – “Ricevute le dovute informazioni sulle varie fasi del piano che Jindal intende seguire da qui al 2025 per il rilancio industriale dell’acciaieria di Piombino, restiamo ora in attesa di conoscere piu’ nel dettaglio come verranno affrontati i temi dell’occupazione e degli ammortizzatori sociali per sostenere un progetto dall’orizzonte cosi’ lungo”. Cosi’ il Coordinatore nazionale Cisal Metalmeccanici, Giovanni Centrella, in merito al piano di rilancio dello stabilimento ex Lucchini presentato oggi da Jsw steel Italy al Mise. Per il sindacalista “si tratta di un progetto corposo che prevede diverse fasi, dalla ripartenza degli impianti alla realizzazione di due nuovi forni elettrici, ma saranno gli investimenti a fare davvero la differenza e a quel punto si potra’ valutare se l’obiettivo di colare di nuovo l’acciaio a Piombino e’ stato centrato. Non trascurabili, infine, come insegna anche il caso Ilva, gli aspetti legati all’impatto ambientale della produzione di acciaio e l’input che la stessa avra’ per il sistema produttivo del territorio attraverso l’indotto”.

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PIOMBINO, CENTRELLA: PIANO JINDAL CORPOSO, MA GARANTIRE OCCUPAZIONE
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