(DIRE) Roma, 14 giu. – “Solo quando nelle grandi compagnie come nelle piccole aziende saranno garantite misure di sicurezza adeguate, quando la logica del guadagno a tutti i costi verra’ superata da quella del lavoro sicuro, quando la precarieta’ non determinera’ piu’ l’accettazione di qualsiasi condizione da parte dei lavoratori pur di mantenere il posto, questa strage potra’ essere fermata”. Cosi’ il Coordinatore nazionale Cisal Metalmeccanici, GiovanniCentrella, all’indomani della tragedia avvenuta nel cantiere Fincantieri di Sestri Ponente che ha portato alla morte dell’operaio Salvatore Lombardo. “Ancora una volta- spiega il sindacalista- ci troviamo a piangere la morte di un lavoratore di una ditta in appalto di un’azienda leader nel mercato, ancora una volta dobbiamo constatare che i livelli di controllo e di prevenzione sono stati troppo bassi per evitare incidenti e infortuni. Quante altre vittime dovremo contare prima che il diritto alla salute e alla sicurezza venga garantito a tutti i lavoratori e in tutti i luoghi di lavoro?” Per il sindacalista “e’ compito di ciascuno, indipendentemente dal ruolo che riveste, sensibilizzare la comunita’ in cui vive e lavora sui temi della prevenzione e della sicurezza, perche’ questa strage abbia una fine”.
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